Produzioni

Le produzioni della POLISTUDIO

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Il costo di ogni singola proiezione di tutti i miei documentari ammonta a 200,00 euro + iva 22%

COMBUSTIBILE UOMO
Gino Valenzano, deportato a Mauthausen e pilota automobilistico.

L'idea di realizzare un documentario su Gino Valenzano ci è venuta dopo aver letto il libro da lui scritto con Franco Torriani : "Combustibile uomo".
Il film – documentario intende infatti raccontare, attraverso un'intervista rilasciata dallo stesso Valenzano, il 14 dicembre 2004, le drammatiche vicende della sua vita, dando certo risalto al periodo della deportazione a Mauthausen, ma prendendo anche in considerazione gli anni compresi fra il 1947 ed 1955 in cui Gino Valenzano, insieme al fratello Piero, diventa uno dei migliori piloti dell'epoca.
Il progetto è dunque quello di narrare il tema della deportazione da un punto di vista del tutto particolare, quello di un uomo che, salvatosi insieme al fratello dal campo di concentramento, dalle fiamme dei forni di Mauthausen, entra dopo la guerra prepotentemente sulla ribalta sportiva del suo tempo e vive in uno scenario completamente diverso.
Aveva iniziato con le piccole cilindrate, poi le granturismo, quindi le sport. Viene presto assunto nelle squadre ufficiali famose ed è in scuderia con Ascari, Villoresi, Taruffi, Fangio, Musso, Castelletti.
Corre su tutti i più prestigiosi circuiti: Seebring, Nűrbűrgring, Reims, Le Mans, Monza.
E' per tre volte campione d'Italia, ma si piazza bene anche nelle gare internazionali come le Mille Miglia.
Tuttavia sarà di lì a breve di nuovo il fuoco a sconvolgere la sua vita.
La seconda fiamma che fa da tragico filo conduttore al film è quella di Le Mans. 1955.



IN VERITA' VI DICO. Archivio memorialistico.
"Il parroco è il pastore della parrocchia affidatagli e sostiene la cura pastorale di tale comunità sotto l'autorità del Vescovo diocesano, con il quale è chiamato a partecipare al ministero di Cristo; compie, al servizio dei fedeli, le funzioni di insegnare, santificare e governare, anche con la collaborazione di presbiteri o diaconi e con l'apporto di comunitari laici". (dal Codice di Diritto canonico).

Chi è la persona che vive sotto i paramenti sacri?
Chi sono e che cosa fanno i parroci?
Domande non banali in questi tempi non facili, in cui tutti, per i più vari motivi siamo alla ricerca di chiarezze che spesso mancano.
Papa Francesco si rivolge alla sua Chiesa, talora impaurita, e la invita ad avventurarsi in tutte le periferie, a partire da quelle "esistenziali", che offrono una prospettiva migliore per vedere e capire.
Il Pontefice preferisce una Chiesa incidentata frequentando territori di umanità variegata, ad una Chiesa ingessata che rischia di perdere il contatto con la realtà. Propone uno sguardo dal basso, dunque, dove si respirano il passato, il presente ed il futuro. Traccia un percorso anche innovativo e forse spiazzante, per una Chiesa, nei suoi pastori, essenzializzata, povera, aperta. Ponendosi anche la prospettiva di un ruolo nuovo da riconoscere ed affidare alle donne
Da questi pensieri prende vita il progetto, suddiviso in due fasi di lavoro:
1) l'archiviazione della testimonianza orale dei vari sacerdoti (si prevede di archiviare una cinquantina di testimonianze);
2) la realizzazione di un docu-film attingendo dalle interviste raccolte, con la finalità della divulgazione televisiva, di partecipazione a concorsi cinematografici, di diffusione in abbinamento editoriale al settimanale "L'Unione Monregalese" (e/o eventualmente altri settimanali dello stesso circuito).
La finalità del progetto, articolato nelle due fasi, si prefigge di conservare e proteggere una memoria viva e preziosa affidandola alla macchina da presa, in modo che non vada perduto il valore storico inestimabile di un'esperienza fatta di eventi, sensazioni, sfide e svolte (nella stagione vissuta dai preti nella realtà cuneese, dagli anni '50 ad oggi).
Nello stesso tempo, da questo materiale, che ha come fine di proteggere la memoria affidandola alle generazioni future, si intende realizzare un lungometraggio per narrazione di alcuni passi salienti di ogni intervista, per dare una visione globale della figura del parroco a servizio di una comunità, puntando il focus sull'esperienza personale e i risvolti emotivi di decisioni, ansie, dubbi, gratificazioni, fatiche, conflitti e amarezze affrontati.


SENILITA' (titolo provvisorio)
Il docu-film intende documentare, in forma filmica, l'attività all'interno di una struttura per anziani.
Le relazioni tra gli individui che la abitano e gli aspetti didattici e ricreativi all'interno della struttura abitativa.
 

ANGELO MANZONE (titolo provvisorio)
Artista e cantautore nativo di La Morra, Angelo è stato uno dei personaggi più amati nell'ambito della canzone popolare piemontese.
Il ricordo di famigliari, amici e semplici ammiratori sarà intervallato da interpretazioni musicali dell'attore Luca Occelli nei luoghi che gli furono cari.
 

NEL MIO NOME la deportazione raccontata ai giovani da Ferruccio Maruffi
Il Documentario vuole essere una testimonianza rivolta principalmente ai giovani, nella quale Ferruccio Maruffi, deportato politico a Mauthausen, risponde alle domande poste più frequentemente dai ragazzi quando si affrontano i temi della deportazione.


TUTTO ERA TURBO

Cosa sono stati gli anni 80?
Come li hanno vissuti i ragazzi della provincia Granda?
Dopo aver realizzato, per conto dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea l'anno scorso il documentario "Portavo allora un eskimo innocente" dove ho raccontato, dalla voce dei testimoni, gli anni 60/70 in Provincia di Cuneo,
non potevo sottrarmi nel raccontare i decenni dopo, anche perché sono gli anni che mi coinvolgono in prima persona essendo nato nel 1965.
Il docufilm sugli anni 80 sarà il secondo di una trilogia, e gli anni '90 sarà il terzo.
Anni in cui si afferma uno stile di vita percepito come più frivolo, scanzonato, colorato che ha come obiettivo la felicità individuale e persegue l'affermazione personale; è il decennio dell' edonismo. Anni che però non furono soltanto rose e fiori, arrivò l'eroina anche in provincia.
È il decennio della tecnologia, dell'esagerazione e del narcisismo.
Fuori dalla nostra provincia quegli anni segnano cambiamenti, tensioni, gioie e tristezze.
Nel maggio 1981 Papa Giovanni Paolo II viene gravemente ferito da Alì Agca in piazza San Pietro.
Nell'82 l'Italia vince il Mondiale di calcio in Spagna; il presidente Sandro Pertini fa il tifo dagli spalti e poi gioca a scopone scientifico in coppia con Zoff contro Causio e Bearzot durante il viaggio di ritorno in Italia.
Nel giugno del 1984 a Padova, stroncato da ictus durante un comizio, muore il segretario del Pci, Enrico Berlinguer.
Il 26 aprile del 1986 con l'esplosione della centrale nucleare di Chernobyl nell'allora Unione Sovietica, si sfiora un disastro mondiale e la terribile nube radioattiva copre l'Europa.
Nel mondo e in Italia si fa strada una coscienza ambientale e diventano popolari le associazioni ambientaliste.
Prende così vita un movimento trasversale alla politica che si pone come obiettivo un risparmio delle risorse del pianeta, in contrapposizione con la visione sfacciatamente consumistica del decennio.
Lo scandalo del vino al metanolo nel 1986 destabilizza la quiete della nostra provincia Granda.
Nel novembre del 1989 la guerra fredda finisce con la caduta del muro di Berlino.
Il nostro presente nasce così, nel decennio di passaggio all'era digitale.
Quel periodo che ha visto mutare scenari ed equilibri geopolitici internazionali è citato più per eccessi e superficialità che per elevate virtù.
Nasce il cinepanettone. E' in voga tra i giovani il cubo di Rubik.
Sono gli anni delle giacche esagerate e dei jeans a vita alta con il maglione o la felpa infilata dentro i pantaloni, con colori accesi dell'abbigliamento e dagli accessori, spesso in plastica.
Top succinti, cotonature e gel sui capelli, tinte fluo. Giubbotto di jeans roy roger's, clarcks e stivali da cowboy vanno per la maggiore; i mitici camperos.
Come l'abbigliamento, anche la musica è scatenata, carica di spensieratezza e voglia di divertirsi. Da un'estate al mare di Giuni Russo a "Vamos a la playa" e "L'estate sta finendo" dei Righeira. La Rettore con lo ska "Donatella" e "Io ho te" .
Vasco Rossi nel 1982 irrompe sul palco dell'Ariston di San Remo con "Vado al massimo".
Ma in quegli anni vanno per la maggiore anche generi diversi come i detti cantautori impegnati: da Roberto Vecchioni, Fabrizio De André, Franco Battiato, Francesco Guccini, Pierangelo Bertoli ai più romantici Francesco De Gregori e Antonello Venditti.
La vacuità di quel periodo è pronta a tutto, con un benessere percepito su vasta scala e quindi origine di una propensione a spendere anche solo per apparire. La definizione, poi applicata su vasta scala dalla stampa, deriva da una celebre campagna pubblicitaria del 1985 per l'Amaro Ramazzotti : La Milano da bere.
Lo slogan divenne, allo scoppio di Tangentopoli, il cavallo di battaglia per evocare la spregiudicatezza di politici e imprenditori oggetto dell'inchiesta Mani pulite.
In parallelo ai fatti nazionali c'è il mondo della cosi detta provincia, una provincia tranquilla,
dove con nomi di fantasia nascono un numero impressionante di discoteche.
Quasi tutti i paesi della Granda avevano il loro locale.
Locali con nomi di fantasia come il Rouge Noir, il Phenix e il Valalla tutti in un piccolo paesino di montagna Lurisia. A Magliano Alpi il Centro poi diventato Hippodrome, Cinecittà e infine il Cesar Palace, classificata una delle discoteche più grosse d'Europa.
All'uscita di Niella Tanaro sull'autostrada Torino – Savona c'era la Goba. A manta il Popsy, a Centallo il Crezy Boy, a Caraglio il Divina che prima ancora era la Pagoda, il Colibrì a Villafalletto, il Fortino a Paesana.
In Valle Grana, a Monterosso, c'è ancora un piccolo locale La Cucaracha. In Alta Langa, a Levice, nei luoghi della malora di Beppe Fenoglio sorgeva una discoteca all'aperto la Baia Blanca. Ad Alba l'Altromondo e lo Studio V.
Borgo San Dalmazzo il Cu.Bo, il Paolina B e Egyptia. Nelle valli montane a Limone Piemonte il Boccaccio e La Lanterna. A Dronero, gestito dalla Proloco del paese, il Merengue già Villino delle Rose. Molte ormai sono scomparse e hanno lasciato il posto a locali adibiti al commercio. Alcune si sono trasformate e resistono: il Balsamo di Carrù è tutt'ora l'Oriente.
A Marsaglia non ha mai chiuso il Mirror. A Cavallermaggiore l'intramontabile Evita è da sempre la discoteca più in voga della Granda.
Ma chi erano i giovani che frequentavano il mondo notturno delle discoteche?
Erano i ragazzi nati tra l'inizio anni '60 che cercavano in qui luoghi un punto di aggregazione.
Erano fondamentalmente dei ritrovi dove, si certo si ballava ma, ci si conosceva, ci si sentiva comunità. C'era senz'altro anche delle rivalità territoriali che scaturivano in risse.
In discoteca ci si arrivava in prima serata intorno alle 20,30. Prima l'appuntamento al bar del paese, l'organizzazione della trasferta al locale con mezzi propri o con l'autostop.
All'ingresso al guardaroba si consegnava il giubbotto ma soprattutto l'autoradio, l'icona del momento con tanto di maniglia.
Parcheggiate sul piazzale di ogni locale le macchine sfoggiavano i loro colori sgargianti, lunghe antenne per segnale radio, e il "codino" per scaricare a terra la corrente statica.
Predominava la Fiat con la serie 126, 127, 128, 131 la Ritmo e la Panda. L'Autobianchi 112 Abarth.
I locali non badavano all'affollamento; si ballava pigiati come acciughe su piste scintillanti
con un roteare di luci colorate.
Luci, colori, piccoli tavolini circondati da divanetti dove ci si stravaccava ad osservare.
Moltissimi gli incontri che hanno creato grandi amicizie ancora oggi durature. Amori nati tra uno sguardo sulla pista e con il tempo diventati amori per tutta la vita.
Ma chi ha vissuto la propria adolescenza in quegli anni la ricorda con nostalgia
per questo la scelta registica e la narrazione di tutto il film sarà lasciata alle testimonianze di chi ha vissuto quegli anni.
Saranno loro con la loro presenza a rientrare nei locali abbandonati, osservare, raccontare il vissuto, camminare fisicamente ripercorrendo (dove sarà possibile) gli stessi luoghi vissuti in quegli anni.
Ma sarà raccontato anche il costume, le mode, gli oggetti che hanno rappresentato gli anni '80.
Tutto sarà raccontato attraverso il materiale che recupererò da privati (foto, video immagini, oggetti) ed è per questo motivo che faccio un appello a contattarmi.

STORICO

"Documentazione del viaggio a Mostar, in Bosnia, a seguito di una carovana della solidarietà della Caritas (1995)
"Sono quasi cento" Storia della sezione A.N.A. di Mondovì dal 1928 al 2020
"Contesto italiano" gli anni '70 tra terrorismo e poteri occulti a cura di Paolo Giaccone

 

SOCIALE

"Cuneo contro il razzismo" (1991) analisi dei primi flussi migratori in Provincia di Cuneo
"Una mattina mi son svegliato ed ho incontrato l'invasor - Viaggio nel dopo Chernobyl" (1997)
"30 0ttobre 1999 - Novellara per Augusto - Ricordo di Augusto Daolio dei Nomadi", per l'Associazione Augusto per la vita" (1999)
"Diritti in piazza "sciopero generale del 16 aprile 2002
"Italia/Cuneo futuro prossimo" sull'integrazione degli extra - comunitari in Provincia di Cuneo (2003)
"Con gli occhi di un bambino" sull' integrazione sociale e scolastica dei bambini extra - comunitari in Provincia di Cuneo (2006)
"Parlami di te" storie al femminile (2007)

 

ETNOGRAFICO
"Le Parlate di Entraque" (1994)
"Paroldo - C'era una volta un paese" (il Paese raccontato da immagini in super otto) (1998)

     

 

PROMOZIONALE - TURISTICO

"Riserva Naturale e Speciale delle sorgenti del fiume Belbo" (1994)
"Dogliani: storia, paesaggio, cultura, tradizione" (1999)
"Viaggio nell'artigianato cuneese" (1999)
"Farigliano: tra storia e progresso" (2004)

 

LABORATORI
"Fare, riflettere, imparare" con l'Istituto Comprensivo di San Michele Mondovì (2006)
"Stagioni" con la Scuola Elementare di Ceva (2006)

 

Cortometraggi realizzati con il Liceo Arimondi di Savigliano:

"Con gli occhi dell'amore" (1999)
"Dammi mille baci e poi cento" (2002)
"Tutto in una notte …o quasi" (2003)
"May be" (2004)
"Yellow Walking Twin" (2005)
"E adesso chi glielo dice?" (2006)
"Old news, news lies" (2007)
"La partita di Ayoub" (2008)
"Anna e marco" (2009)
"Tutto è ormai per te" (2010)
"Love Two Times" (2011)
"Something About Friendship" (2012)
"Simposhow" (2013)

 

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