Che cosa spingeva questi uomini, di così diversa origine, slegati gli uni dagli altri, in località distanti fra loro, ad andare in montagna? I motivi erano i più disparati.
Si aveva il piacere di fare una vita militare di nuovo tipo, senza naja, senza regole fisse.
Per alcuni, essenzialmente, si trattava d'una bella avventura, in cui ci si imbarcava con giovanile trasporto. Per altri era una questione di fedeltà al giuramento, di continuazione del servizio militare.
Per altri ancora, invece, era un esigenza rivoluzionaria che premeva e spingeva all'azione: un esigenza politica e morale, di carattere democratico, che chiamava in scena il popolo e gli metteva in mano le armi, per difendere ciò che l'esercito regio si era rivelato incapace di difender, e per conquistare ciò che nessun esercito regio avrebbe potuto conquistare: la giustizia e la libertà.
Tratto da " Guerra partigiana" di Dante Livio Bianco